PROPONENTE: Roberto Pattarin (335/5903559 – argopatta@libero.it)
TURKMENISTAN – UZBEKISTAN – TADJIKISTAN - KYRGYZYSTAN NOMADS – NEW
I nomadi del deserto nella traversata in 4x4 tra le dune del Karakum e quelli delle remote valli del Wakkhan e del Piccolo Hindukush ai confini afghani.
PARTENZE: 03/08/16 - 05/08/16 – 14/08/16
RITORNI: 15/08/16 - 21/08/16 – 28/08/16
MINIMO PAX: 8
INTERESSE: etnie, natura, monumenti
MODALITA’: fuoristrada e minibus con autista
DIFFICOLTA': media (zone non turistiche)
INFORMAZIONI UTILI:
ALLOGGIO: alberghetti
VISTI: Uzbekistan, Tadjikistan
VACCINI: no
EQUIP.: medio
CLIMA: 15-25°C
SCOPI E CONTENUTI DEL PROGETTO: Un itinerario originale tra i nomadi del deserto e del Pamir. In Turkmenistan la traversata di netto in 4x4 del deserto del Karakum dal Mar Caspio all’Amur Darya, tra catene di dune e nomadi turkmeni, spettacolari canyon e crateri infuocati, centri religiosi e vestigia di antiche città carovaniere; in Uzbekistan un tè nelle piazze di Bukkhara tra splendide madrase e svettanti minareti istoriati; in Tadjikistan le remote valli del Wakkhan ai confini afghani e i nomadi kirghisi del Piccolo Indukush in Pamir; in Kyrgyzystan le yurte ai piedi del maestoso Picco Lenin e il grande mercato di Osh nella valle di Ferghana, crogiolo di antiche razze.
PROPOSTA DI PERCORSO: Dall’Italia ad Ashgabad, capitale del Turkmenistan, con i suoi avveniristici palazzi, per trasferirsi in treno notturno a Turkenbashi, sulle rive del Mar Caspio. Da qui si procede in 4x4 alla volta del deserto del Karakum, con il centro religioso di Gozli Ata e gli spettacolari canyon di Yangisuw e Yangykala, dove il tempo ha creato pinnacoli dai mille colori nel paesaggio lunare della Baia di Gara Bogaz. E’ poi la volta del vero deserto, con catene di dune che nascondono remoti e intatti villaggi di nomadi turkmeni, crateri infuocati, antiche fortezze e vestigia di città carovaniere sulla Via della Seta, come Gonur Depe e Merv. Da Mary, attraversato il fiume Amur Darya e il confine uzbeko, si raggiunge Bukkhara, la perla delle città timuridi, con le sue antiche piazze, le madrase e gli svettanti minareti istoriati. Possibile rientro via Samarcanda e Tashkent. Via Qarsi si raggiunge quindi il confine tagico e la capitale Dushambe, da dove inizia un altro affascinante viaggio nelle remote valli del Wakkhan, lungo il confine afghano: gole, villaggi pamiri, mercati di confine, fortezze e scenari mozzafiato sulla verde vallata del fiume Panji. Si sale quindi ai laghi del Pamir e a Murgab, con distese di yurte dei nomadi kirghisi nel Piccolo Indukush e gli imponenti ghiacciai del Mutzagata al confine cinese. Dal lago Karakul si raggiunge quindi il confine kirghiso per una puntata agli accampamenti nomadi ai piedi del maestoso Picco Lenin, prima di scendere nella verde valle di Ferghana, con il brulicante mercato di Osh, crogiolo di tutte le etnie dell’Asia Centrale, prima del rientro in Italia.