Proposta di Sandro Toso (347 1503124 tososandro5@gmail.com )
ARMENIA E GEORGIA
L'Armenia, con le celebrazioni per il centenario dell'Olocausto Armeno, e le sue fortezze e monasteri partimonio dell'Unesco, molte situate in posizioni incantevolii,
e la Georgia con i villaggi arroccati sulle montagne della Svanezia, la spettacolare strada militare fino al confine russo, e la sua ricchezza di storia antica e recente.
Il viaggio verrà effettuato in ogni caso, le modalità potranno variare a seconda del numero di partecipanti.
Partenza 22/4 rientro 6/5
Interesse : storico culturale paesaggistico
Modalità . auto con autista, tratti in fuoristrada
Difficoltà : facile
Alloggio : Alberghi, locande e case private, si cerca il contatto con la popolazione e il sostegno alla piccola economia locale.
Visti : no
Vaccinazioni : no
Clima : Si passa dal clima primaverile (20-25°) delle valli a quello ancora abbastanza rigido delle montagne oltre i 1.500 metri (5° o meno) necessario quindi un abbigliamento adeguato, i pernottamenti avverranno comunque sempre in strutture riscaldate.
PROGRAMMA di massima
Partenza dall'Italia e arrivo a Yerevan in tempo per assistere alla toccante cerimonia del 24 aprile, che celebra il genocidio, del quale ricorre quest'anno il centenario, al quale questo popolo
fu sottoposto da parte dei turchi, un'occasione per conoscere e riflettere su una pagina di storia purtroppo abbastanza trascurata.
Si prosegue poi con la visita ai gioielli architettonici nei dintorni di Yereva, le cattedrali di Zvartnots e di Ejmiadzin, e i monatseri di Geghard e Garni, per poi dirigerci verso sud,
passando per i siti di Novarank e Gladzor per raggiungere Sisian, da dove effettueremo le visite allo spettacolare monatero di Tatev e a Zorats Karer, la "Stonehenge Armena" con
i suoi enigmatici monoliti risalenti al 3.000 a.c.
Si risale, attraversando il passo di Selim con il suo antico caravanserraglio, fino al lago di Sevan, fino a Dilijan e alla città storica di Gyumri e poi verso il confine georgiano, attraverso Vanazdor,la gola di Debed con gli splendidi monasteri di Hagpat e Sanahin, protetti dall'Unesco come patrimonio dell'umanità.
Giunti in Georgia, puntiamo subito verso Mestia, fra le montagne dello Svaneti (Svanezia) luogo di villaggi incastonati fra montagne di oltre 4.000 metri, centinaia di antiche torri a difesa di un territorio di fieri montanari che nessun esercito straniero riuscì mai a sottomettere.
Effettueremo un'escursione fino a Usghuli, a 2.100 metri, e passeremo un po' di tempo fra queste popolazione alle quali lo storico isolamento ha permesso di conservare fino ad ora il loro rude stile di vita e le loro antiche tradizioni (su National Geographic di Ottobre 2014 compare un ampio servizio sulla zona)
Di ritorno dalla Svanezia transiteremo per Kutaisi e per Gori, nota, oltre che per avere dato i natali a Stalin, per l'antichissima città rupestre di Uplistsikhe, poi ci avvieremo su per l'alta
Strada Militare Georgiana, che fra curve, alti passi, cittadelle fortificate e splendidi panorami, ci porterà a un passo dal confine russo.
Di rientro verso la Tbilisi, visiteremo l'antica capitale, Mitskheta, anch'essa patrimonio Unesco.
Infine, trascorreremo l'ultima giornata nella capitale Tbilisi, città moderna anche se ricca di storia, prima di ripartire per l'Italia.
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