TURKMENISTAN E UZBEKISTAN
proposta di Sandro Toso 347 1503124 tososandro5@gmail.com Il deserto del Karakum con le sue popolazioni nomadi e i suoi paesaggi, l'incredibile lago d' Aral quasi prosciugato, le città carovaniere dell'Uzbekistan Partenza 06/10/2018 Rientro 20/10/2018 Interessi : etnico, storico, paesaggistico, artistico Trasporti, : treno, auto e fuoristrada con autista Difficoltà : pernottamenti in tenda Equipaggiamento : leggero, attrezzatura da campeggio Vaccini : no Clima : secco, temperature 15° - 30° PROGRAMMA Raggiungiamo in volo Ashgabat, capitale del Turkmenistan, e passiamo una giornata fra le moderne e a tratti bizzarre architetture. Poi un treno notturno ci porterà fino a Turkmenbashy,sulle rive del Mar Caspio, dove saliremo sui nostri fuoristrada per alcuni giorni nel deserto del Karakum, sconosciuto ai più, meno noto ma non meno affascinante del Sahara e di altri più celebri deserti. In particolare, i punti di maggiore interesse saranno le gole di Yangykala, uno dei più bei paesaggi desertici del mondo, il verde specchio del lago Karakum in mezzo all'arido paesaggio, i crateri di Darvaza, frutto di un fallito tentativo di ricerca petrolifera, che da decenni ardono ininterrottamente alimentati dal gas sotterraneo, creando un incredibile spettacolo vulcanico di origine artificiale, la zona di Melegoch e i villaggi di Damla e Murzechirla, con le loro casupole di terra che si confondono con il paesaggio circostante. Sarà nei pressi di questi villaggi, per niente turistici, accanto alle semplici abitazioni, che ci accamperemo al termine del giorno, condividendo con i pochi abitanti appartenenti alle etnie nomadi che da secoli attraversano con i loro cammelli queste lande, l'esperienza della cena e della sera intorno al fuoco, sotto lo spettacolo del cielo stellato che nel deserto è ineguagliabile. Passata la frontiera con l' Uzbekistan, visiteremo la zona del lago d' Aral, ora quasi del tutto prosciugato, con i suoi surreali paesaggi con le barche rimaste in secca nel mare di sabbia, anch'esso, come i crateri di Darvaza, frutto di un fallimentare progetto umano. Poi l'antichissima oasi di Khiva, le cui origini si perdono nella leggenda, antica fortezza per secoli avamposto nel deserto, come le sue mura ancora intatte testimoniano. Infine, le storiche città carovaniere di Bukhara e Samarcanda, lungo l'antica Via della Seta, ricche di storia e di arte, e, al pari di Khiva, dichiarate patrimonio dell'umanità dall' UNESCO. Raggiungiamo la capitale Tashkent in tempo per il nostro volo di rientro in Italia.- Home
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